La chiave nella mobilitazione

Come Hillary ha vinto e cosa ci aspetta. Una nuova analisi su IlSole24ore.com

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2 pensieri riguardo “La chiave nella mobilitazione

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  1. una considerazione molto semplice…la reazione di hillary dopo la sconfitta in iowa non è stata delle più “sportive”: la senatrice non ha infatti tardato a porre degli interrogativi sulle reali capacità di obama di applicare (se eletto) le politiche di cui si fa promotore; al contrario, dopo la sconfitta nel new hampshire, obama non ha tardato a complimentarsi con l’ex first lady spendendo per lei parole di elogio, magari suggerite dalla strategia più che dal cuore, magari sincere fino ad un certo punto, di sicuro in netto contrasto con la reazione brusca e fredda avuta dalla rivale qualche giorno prima.
    a mio modo di vedere ciò permette ad obama di apparire come rilassato e sicuro di sè, tanto sicuro da non dover ricorrere ad attacchi diretti per guadagnare voti.
    può questa essere una chiave di lettura per le prossime scadenze lettorali (il 19 se non sbaglio)? può il senatore dell’illinois far leva sul suo aplomb e sul suo fair play per ottenere la nomination?
    in fondo la strategia di apparire calmi, rilassati e ben disposti verso il proprio avversario ha già dimostrato di funzionare: in occasione delle presidenziali francesi della scorsa primavera sarkozy si impose nel secondo dibattito anche e soprattutto per aver ostentato sicurezza e tranquillità, al contrario di una segolène aggressiva al punto tale da non essere ritenuta idonea per una carica tanto pesante. anche se forse, in quel caso, l’aggressività della candidata di centro sinistra era dovuta alla necessità di recuperare punti nei sondaggi.

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