Tutto cambia

Di fronte alla crisi legata alla diffusione del Corona Virus ci sono due atteggiamenti che ritengo inutili: il primo è il rifiuto che porta le persone ad ignorare le più elementari norme di sicurezza e ad accalcarsi davanti al bancone dei bar e nei tavolini degli happy hour o delle stazioni sciistiche (come se in fondo fosse una vacanza fuori stagione). L’altra è il terrore totale che ti blocca a casa e a consultare di continuo le notizie sulla diffusione del virus.

Vi racconto una piccola storia zen tratta da un libro che sto leggendo (dovrebbe trattare di basket, ma si passa dal jazz allo zen per arrivare agli stili di leadership e al pensiero strategico).

Il maestro zen Lewis Richmond racconta la storia di quando sentì Shunryu Suzuki riassumere in due parole il buddhismo. Suzuki aveva appena finito di parlare a un gruppo di studenti zen, quando qualcuno disse: “hai parlato di buddhismo per quasi un’ora e non sono riuscito a capire niente di ciò che hai detto. Sapresti dirmi sul buddhismo qualcosa che io possa capire?” Dopo che le risate si furono placate, Suzuki rispose tranquillamente: “tutto cambia”.

Quelle parole, disse Suzuki contenevano la verità fondamentali dell’esistenza: ogni cosa è sempre in movimento. Finché non impari ad accettarlo, non sarai mai capace di trovare la vera serenità. Ma per farlo bisogna accettare la vita nella sua interezza, non solo ciò che ritieni le “cose belle”.