Ho terminato di leggere il bel libro di Arthur Brooks “La seconda onda”.
Leggendolo mi sono reso conto di quanto sia passato negli ultimi anni in quella che viene definita come fase di “liminilità”, un termine per le complicate transizioni della vita che indica il tempo intermedio tra ruoli professionali, organizzazioni, percorsi di carriera e fasi relazionali.
Una fase ormai al termine e che mi porta ad un ruolo differente ma sempre appagante.
Negli ultimi 25 anni ho condotto più di 80 campagne elettorali diventando uno dei pionieri di questa professione in Italia ed in Europa ed uno dei maggiori esperti di marketing politico a livello internazionale. Il mestiere di consulente politico è bellissimo, ma ben descritto nel libro Colori Primari: “I professionisti della politica lavorano (cioè svolgono il loro lavoro pubblico) quando i normali cittadini fanno pausa: durante i pasti, di sera, nei fine settimana. Il resto del tempo, il tempo passivo, lo trascorrono al chiuso, in una suite d’albergo, a tormentare i telefoni, bussare a soldi, lambiccarsi il cervello sulle mosse successive, vivendo fuori dal tempo. Non esiste distinzione tra giorni feriali e giorni festivi. Esiste il sonno, ma non tanto il riposo”.
Una attività, quella della gestione delle campagne elettorali, che non ritengo più compatibile con il desiderio di avere più tempo per me (e di usarlo in maniera differente). Questo non vuol dire abbandonare la comunicazione politica, semplicemente continuerò a fare formazione, a fare da coach non solo ai candidati, ma anche a personaggi pubblici in altri settori, il tutto però senza gestire direttamente le campagne.
A questo la mia voglia di nuove sfide ha fatto aggiungere l’impegno da imprenditore ed investitore nel settore dei media e dell’industria dello sport e del wellness. Io ci metto la mia esperienza, la mia visione, l’intelligenza cristallizzata. E’ il tempo di gettare la lenza nella marea calante, di aiutare altri a raggiungere i loro sogni e di vivere al meglio questa nuova fase della mia vita.

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