Sto leggendo Imperium di Robert Harris. Mi ha attirato il periodo storico nel quale è ambientato il romanzo dello stesso autore di Fatherland: il primo secolo a. C. nella Roma di Cicerone. Come recita il testo in copertina “gli Stati sorgono e tramontano. Il potere non cambia mai”. Mi interessa sempre il ragionamento attorno al potere, alla natura umana e alla conquista del consenso. Il pensiero classico è una miniera in tal senso ed è di sorprendente attualità. Credo che nei prossimi giorni lo citerò spesso e voglio iniziare da una frase che ho appena letto: “non può vantarsi di conoscere veramente la politica chi non è rimasto in piedi l’intera notte a preparare un discorso da pronunciare il giorno dopo. Mentre tutti dormono l’oratore cammina avanti e indietro alla luce della lampada, chiedendosi anzitutto quale accesso di follia l’abbia indotto a scegliere quella strada. Si considerano e scartano varie tesi. Sul pavimento si accumulano diversi attacchi del discorso, parti centrali dello stesso, perorazioni. La mente esausta non riesce più ad afferrare coerentemente l’obiettivo e spesso, di solito una o due ore dopo mezzanotte, si arriva al punto di considerare come unica soluzione realistica quella di fingere un malore e nascondersi in casa. Finché messi sotto pressione dal panico, proprio quando comincia a profilarsi lo spettro dell’umiliazione, le varie parti si collegano l’una all’altra ed eccolo lì: il discorso. Un oratore di secondo piano a quel punto si infila riconoscente sotto le coperte. Un Cicerone rimane invece alzato e impara a memoria il discorso”.
Imperium

interessante, leggerò
ciao stef
il passo è effettivamente molto bello! è un periodo che affascina molto anche me, leggerò il libro.
Ho appena finito di leggerlo , incredibile questo libro mi ha preso veramente giorno ,notte..Cicerone che è diventato il mio mito.Lo consiglio a tutti .