Novembre 2007, cade il governo Prodi. Ma niente elezioni politiche anticipate fino alla primavera del prossimo anno, quando a sfidarsi saranno l’attuale sindaco di Roma, Walter Veltroni, per il Centrosinistra e il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini, per la Casa delle Libertà. Fantascienza? Fantapolitica? No, sono le ipotesi più probabili sul futuro della politica italiana in base alle quote di ‘Gambling991’, uno dei principali siti di scommesse e bookmaker d’Otremanica.
Un’immediata crisi dell’esecutivo guidato dal Professore viene data come altamente improbabile, ma altrettanto difficile è che il governo riesca a reggere fino al termine della legislatura. Anzi, il maggior numero di puntate sul momento della caduta di Romano Prodi è sul mese di novembre, in concomitanza con la discussione della prossima legge finanziaria. E a quel punto che cosa succederà? Solo il 30% degli scommettitori crede al ricorso immediato alle urne, mentre più del 50% ritiene probabile una soluzione temporanea, che punti, probabilmente, a varare una manovra condivisa e a riformare la legge elettorale per evitare il referendum. Una soluzione che poi apra la strada a nuove elezioni politiche nella primavera del 2008.
Le sorprese però non finiscono qui. Se al momento per la coalizione di Centrosinistra Walter Veltroni non ha rivali come futuro leader e candidato premier, surplassando senza pietà i rivali Rutelli, D’Alema, Fassino e Bersani; nella Casa delle Libertà Silvio Berlusconi viene clamorosamente superato nelle preferenze dal leader di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini. Non di molto, anzi di pochissimo, ma il Cavaliere cede lo scettro. Staccatissimi Casini, comunque indicato ancora nella CdL, Tremonti, Formigoni e Pisanu.
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