Mentre Veltroni prosegue le consultazioni con i leader del centro destra è evidente che solamente a parole e tatticamente ci può essere una convergenza sul modello tedesco.Il proporzionale alla tedesca (lungi dal garantire bipolarismo e maggioranze sicure, vedi grande coalizione in Germania) conviene solamente ad UDC e Rifondazione. Il modello spagnolo invece andrebbe bene sia al PD che a Forza Italia, oltre che a partiti con un forte radicamento territoriale come Udeur e Lega Nord.Come nella teresina a poker rimangono coperte le carte potenzialmente decisive. In alternativa c’è sempre il referendum che semplificherebbe drasticamente il quadro politico…
Come prevedibile, Berlusconi è tornato sui suoi passi. F.I: non si scoglie, e il Pdl sarà un semplice “network”, una confederazione di partiti e non un partito unico. Evidentemente, nella riunione di oggi a palazzo Grazioli i colonnelli di F.I. devono aver fatto capire a Berlusconi che non avrebbero ceduto le armi senza lottare. Difficile imporre loro di rinunciare a carriera, posizione e poltrona a favore della Brambilla e di una nuova classe dirigente.
Ritorna con prepotenza l’idea che l’operazione Pdl sia stata improvvisata da Berlusconi, senza alcuna concertazione con i suoi collaboratori, al solo scopo di annientare le ambizioni di Fini e Casini, usciti effettivamente ridimensionati da questa operazione di marketing politico del cavaliere.