Tratto da La Repubblica (9 ottobre 2009, p.33)
Niente cemento, più tasse. La piccola rivoluzione di Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, venti chilometria sud ovest di Milano, si riduce a pochi ingredienti: un piano regolatore che prevede crescita zero e un aggravio della pressione fiscale.
UN PROVVEDIMENTO per compensare i mancati introiti che il Comune incassa quando concede di costruire. Non un centimetro quadrato dei pregiati terreni comunali compresi fra il Ticino e il Naviglio Maggiore verrà dunque occupato da nuove costruzioni. Si ristruttura solo quel che già c’ è. La piccola rivoluzione i cittadini amministrati da Finiguerra l’ accolgono con favore: per loro vale la pena pagare un po’ più di soldi, ma avere un territorio e un paesaggio intatti.E così, quando vannoa votare per le politiche, assicurano a Pdl e Lega il 65 per cento dei voti, ma quando rinnovano il Consiglio comunale non hanno tentennamenti. La lista civica di centrosinistra guidata da Finiguerra, classe 1971, laurea in scienze politiche, direttore della Biblioteca comunale di Opera, ha preso il 51 per cento nel 2003 e il 62 nel 2007, un mese dopo aver approvato il piano regolatore.
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