La sfida per i partiti mainstream non è di dimostrare che i partiti populisti sono brutti, sporchi e cattivi e loro sono il meno peggio, ma di rinnovarsi profondamente.
Siamo in un’era nuova con problemi che non hanno precedenti e che richiedono soluzioni nuove e coraggiose.
In questo senso i commenti sul governo Macron del tipo “avete visto non è di sinistra ha nominato un capo di governo di destra” o la contabilità se ci siano più esponenti di destra o di sinistra non colgono il punto.
In questa fase i Paesi si governano dal centro, quello che Kennedy definiva il “Centro vitale”: guardate il curriculum delle persone scelte e le proposte che faranno. Non è più sufficiente la frattura destra/sinistra a descrivere le divisioni politiche: apertura/chiusura, globalizzazione vs sovranismo (nazionalismo), alzare muri o costruire muri per citarne alcune.
Ne ho parlato l’ultima volta in un convegno internazionale a Kiev e sì sostenevo che Macron poteva vincere, quando praticamente tutti sostenevano il contrario.
#tuttostanelcogliereilpunto
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