Nell’era della Fast Politics i neo eletti sperimentano a tutte le latitudini la difficoltà a mantenere i consensi raggiunti il giorno delle elezioni. Ma se fino al decennio scorso era una lenta discesa, ora il crollo è spesso repentino con la sparizione della stessa “luna di miele” che permetteva di avviare il lavoro e mettere in cantiere gli interventi più importanti.
Trump, che inaugura oggi la sua presidenza, sta già battendo ogni record: nessun presidente all’inizio del mandato aveva mai avuto consensi così bassi (quasi la metà rispetto ad Obama nel 2008)
E il peggior record rispetto agli altri presidenti che lo hanno preceduto dal 1993: George Bush aveva il 62% e Bill Clinton il 66%.
Sarà interessante vedere se Trump proseguirà con il suo stile diretto e polarizzante o proverà a rappresentare il presidente se non di tutti almeno della maggior parte degli americani: ancor di più significativo vedendo il dato del Pew Institute con gli americani che percepiscono il loro Paese diviso come non mai.
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