Oggi ho discusso delle sfide che attendono i leader politici in una fase di crisi “permanente” (pandemia, guerra, economia, clima) con Antonio Palmieri, Monica Nardi e Giovanni Diamanti.
Dal mio punto di vista bisogna partire dal comprendere profondamente il contesto e agire di conseguenza. Bisogna capire che la politica come disse tempo fa Gould rischia di trovarsi a “giocare in uno stadio vuoto”. Come si può coinvolgere molti dei cittadini che dimostrano distacco se non ostilità nei confronti della politica?
La politica deve tornare ad indicare un chiaro percorso, servono visione, meno tattica e più strategia.
Una sfida enorme che richiede (rubo le parole ad Antonio Palmieri) “leader e non follower” e che trovi un equilibrio tra necessità di distinguersi, comunicazione identitaria e polarizzazione. Quest’ultima se eccessiva porta ad una contrapposizione che trasforma l’avversario in nemico, rendendo difficile il confronto che porta a compromesso, consenso e soluzioni condivise.

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